giovedì 3 luglio 2008

La sicurezza, priorità del nuovo Governo?

I fatti dimostrerebbero di no.
Nella manovra di bilancio approvata a fine giugno, alla voce “ordine pubblico e sicurezza”, è stato previsto un taglio della spesa di 538,5 milioni di euro.
Qualcuno potrebbe una prima mannaia nei confronti dei fannulloni, ma badate bene, prima ancora di averli trovati si va ad operare una riduzione netta delle risorse che peserà su: meno soldi per gli organici in servizio, meno soldi per carburanti e manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari per polizia e forze armate.

Entro il 2012 l’organico attuale non solo non aumenterà, ma sarà ridotto di altri 6.689 elementi e a poco servirà integrare con i militari delle forze armate.

Il ridimensionamento attuato da questo decreto "estivo", che anticipa la Finanziaria 2009, non solo non porterà giovamento ai cittadini, ma li renderà ancora più insicuri perché viene ridotta la stessa operatività delle forze dell’ordine: si potrebbe calcolare che ad esempio, delle 13 volanti che per ogni turno di 6 ore sorvegliano le strade di Roma, ben 3 potrebbero essere cancellate.

Con questo manovra – ha spiegato a Repubblica il segretario del Silp, Claudio Giardullo - si riduce sensibilmente la capacità del sistema di sicurezza di fronteggiare la minaccia che viene dalla criminalità diffusa e soprattutto da quella mafiosa. Da un punto di vista strategico si realizza un progressivo smantellamento della sicurezza pubblica a vantaggio di una doppia contrastante tendenza, cioè da una parte l'impiego dei militari nel territorio e dall'altra il trasferimento agli enti locali di nuovi poteri in materia di sicurezza”.

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