venerdì 25 febbraio 2011

La pazienza è finita



Domenica vieni in piazza e firma

Tesseramento 2011

il voto non è sufficiente a legittimare un partito e la sua classe politica.
il tesseramento è forse un metodo arcaico per "riconoscere" i propri elettori ma sicuramente è un modo democratico, perché solo così il PD è un po' come te... se tu sei un po' di PD.

Domenica 27 ti aspettiamo in piazza Dante dalle 8.30 alle 12.00

mercoledì 23 febbraio 2011

sull'inquinamento da pm10, poche idee e confuse

La preoccupante situazione dell'inquinamento da pm10 ha portato il gruppo Uniti per Ferno a sottoporre in Consiglio Comunale una interrogazione per chiedere
"quali provvedimenti il Sindaco intenda prendere al riguardo per salvaguardare la salute dei cittadini di Ferno".
Durante il dibattimento, un po' provocatoriamente si è avanzata l'ipotesi di
"chiedere alla cittadinanza di andare a targhe alterne"
e di tutto piglio venne risposto che
"queste situazioni non si possono controllare oggi per il domani" ... "non è certo"... che "con le targhe alterne si riesca a risolvere il problema."
come causa dell'inquinamento viene individuato negli:
"impianti di riscaldamento, domestico, soprattutto a legna, e vi assicuro che a Ferno ce ne sono tantissimi che funzionano a legna, caldaie che funzionano a legna 24 ore su 24, e da impianti industriali ha una importante componente di origine secondaria"
mentre Malpensa viene scagionata
"Indubbiamente Malpensa può essere una componente vicina a noi, se non avessimo la conformità geografica che abbiamo probabilmente le polveri che rilascerebbe Malpensa sarebbero dissolte così come vengono fatte in altre zone"
(comune di Ferno - delibera n 76 in data 22/12/2010 pag.4)
Oggi invece, si apprende dal quotidiano "il Giorno" ( 22/02/2011 pag 16 Gallarate - Malpensa) che bisogna prendere esempio da Saronno e dall'amministrazione "Porro". Possiamo leggere:
"UN ESEMPIO positivo a cui guardare secondo Cerutti è quello del Comune di Saronno che con un’ordinanza ha imposto di non superare i 30kmall’ora.:«Mi sembra una buona idea, si potrebbe pensare di introdurre lo stesso provvedimento nella nostra zona, arrivando ad un accordo tra sindaci. La mia intenzione è di fare una proposta in questo senso non appena ci sarà un incontro con i miei colleghi. L’inquinamento dell’aria è uno dei problemi che dobbiamo risolvere insieme tenendo sotto controllo il traffico e l’attività di Malpensa». "
Prendiamo atto che in 60 gg la posizione del nostro Sig. Sindaco è molto cambiata.
Che l'interrogazione del Gruppo Consigliare di minoranza abbia contribuito a questo mutamento?

Alessandro Zoccarato
Segretario del Circolo di Ferno per il Partito Democratico

mercoledì 16 febbraio 2011

Consegna Pagelle, sarà il solito Caos?


Domani sera (17 febbraio) il calendario scolastico del nostro istituto comprensivo prevede la consegna delle pagelle.
Ora, la situazione meteorologica non sarà delle migliori, ma per evitare che a Ferno si ripetano gli spiacevoli dello scorso anno, dove decine di auto sono state multate per divieto di sosta, nelle vicinanze delle scuole elementari, si potrebbe contare sulla collaborazione delle forze dell'ordine per ottenere il "rispetto" del codice della strada e non la sola "repressione".
Vero che la legge è legge e non si chiede ne di chiudere un occhio ne di "portare pazienza", ma una pattuglia messa nel punto giusto con i lampeggianti accesi varrebbe più di mille parole spese... "dopo".

martedì 15 febbraio 2011

Due modi di concepire lo "sviluppo" di un territorio

A distanza di poco più di 24 ore abbiamo potuto assistere a 2 due modi diametralmente opposti, di concepire il territorio e il suo sviluppo.
Incontro numero uno. Domenica 6 , Cooperativa S.Martino protagonista il "Non consumo di Territorio".
Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano ha raccontato come sia possibile amministrare un territorio rispettandolo.
Nel paese che amministra da 9 anni è stato scelto di non sacrificare territorio per costruire nuove case, ma di lasciarlo a disposizione di un settore per il quale, contrariamente a quanto si possa immaginare, la Lombardia riveste un ruolo da primato per l'economia italiana: l'agricoltura.
Ristrutturare e Rivalutare l'esistente. Risparmiare in modo intelligente e se proprio servono i soldi per avere i servizi comunali, allora si chiedono i soldi ai cittadini.
Paradossalmente a Cassinetta i cittadini sono contenti di pagare più tasse, perché sanno che da un lato l'amministrazione farà di tutto per avere il massimo con la minima spesa (le luminarie per il S.S. Natale sono un lontano ricordo) e perché così facendo il loro paese a distanza di pochi anni si è notevolmente rivalutato risultando oggi più "vivibile" e a misura d'uomo, rispetto anche ai comuni limitrofi.
Lunedì 7 in sala Consigliare di via Roma, la Commissione Territorio ha mandato in scena un copione diverso.
Da un rapido calcolo (i più diligenti avranno la bontà di leggersi l'intera documentazione) sono stati presentati progetti per edificare qualcosa come 5000mq di territorio libero che su una superficie totale di 3,2 kmq, a tanto ammonta il territorio non occupato dell'aeroporto, fanno qualcosa come l' 1,5%.
La cosa però non ci deve sorprendere più di tanto, in quanto il PGT (piano di governo del Territorio) presentato da questa amministrazione ha come obiettivo di portare la popolazione nei prossimi 5 anni, dagli attuali 6700 abitanti fino a 8200; quello che ci deve lasciare perplesso sono le motivazioni che spingono a questo modo di "divorare" territorio.
Semplificando: Ci sono sempre meno soldi nelle casse comunali, si concede di costruire e si incassano oneri di urbanizzazione per ripianare il bilancio (nel 2010 sono stati 450.000 euro), aumenta la popolazione, aumentano le spese comunali, ci sono sempre meno soldi nelle casse comunale e in ciclo si ripete con lo stesso stile di anno in anno.
Si capisce che ben presto la risorsa "territorio" finisce e a quel punto come si pagano i servizi ai cittadini?
Nell'immediato questo modo di "fare edilizia" nelle periferie e di popolare le periferie, svuota il centro storico di persone e di attività commerciali, lasciando completamente senza "mercato" e quasi senza valore immobili che invece meriterebbero di essere rivalutati.
Ma questi sono solo i risvolti "economici" poi ci sono quelli "sociali", ma appare subito scontato che tra un centro storico vuoto e desolato, molti ne preferirebbero uno vivo e vitale.

domenica 13 febbraio 2011

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