domenica 21 marzo 2010

Elezioni Regionali, non sprechiamo nemmeno un voto

importantissimo, per non vedersi invalidare il proprio voto, di apporre nel modo corretto la propria croce: sul simbolo del PARTITO DEMOCRATICO, sul nome del CANDIDATO PRESIDENTE PENATI. Facoltativo esprimere UNA sola preferenza per uno dei sei candidati per il nostro collegio



domenica 28 e lunedì 29 non perdere l'occasione di votare "L'alternativa Lombarda"

sabato 13 marzo 2010

lunedì 8 marzo 2010

Progetto Ferno - n6 marzo 2010

è innegabile che questo numero di PROGETTO FERNO è chiaramente dedicato alle elezioni regionali del prossimo 28 e 29 marzo
buona lettura









domenica 7 marzo 2010

L'acqua è un bene pubblico, meglio capirlo subito !

I consiglieri che fanno capo, in Consiglio Comunale, a Uniti per Ferno hanno presentato una mozione con oggetto “No alla privatizzazione dell’acqua, l’acqua come diritto e bene pubblico”,
Nella mozione si chiede al consiglio comunale:
• che riconosca nello Statuto Comunale il Diritto di accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
• che riconosca con una delibera o un OdG del consiglio comunale il servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e si impegni a inserire questo principio nello Statuto Comunale in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione è attuabile attraverso un Ente di Diritto pubblico;
• che intraprenda tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’art. 23bis Lg. 133/2008, come modificato dal’Art. 15 D.L 135/2009, che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato e alla consegna dell’acqua ai privati entro il 2011.
Insieme per Ferno dichiara che l’acqua è “un bene comune dell’umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua a chiunque “l’acqua è un bene essenziale e insostituibile per la vita” e non può “essere trattata e gestita come fosse merce e il suo esproprio dal controllo degli Enti locali e dei cittadini, con conseguente consegna al mercato, avrebbe conseguenze e ripercussioni gravissime”.